Qui finisce la terra (A. Hlehel, M. Ali Taha, H. Naffa‘, S. Abu Oksa Daoud, R. Bakriyyah, B. Shalash)

 10,00

SCHEDA LIBRO | EBOOK | ANTEPRIMA
TRADUZIONE DALL’ARABO DI ISADORA D’AIMMO

“Qui finisce la terra” è un’antologia di scrittori palestinesi con cittadinanza israeliana: Ala Hlehel, Hisham Naffa‘, Raja’ Bakriyyah, Suheir Abu Oksa Daoud, Bashir Shalash e Muhammad Ali Taha.

Descrizione

Ala Hlehel

[st_icon name=’quote-left’ size=’icon-1′ color=” type=’normal’ background=” border_color=” align=’ss-none’ icon_spin=’no’]Qui finisce la terra è un’antologia di scrittori palestinesi con cittadinanza israeliana: Ala Hlehel, Hisham Naffa‘, Raja’ Bakriyyah, Suheir Abu Oksa Daoud, Bashir Shalash e Muhammad Ali Taha [st_icon name=’quote-right’ size=’icon-1′ color=” type=’normal’ background=” border_color=” align=’ss-none’ icon_spin=’no’]

[st_divider_dashed]

Qui finisce la terra è un’antologia di scrittori palestinesi con cittadinanza israeliana: Ala Hlehel, Hisham Naffa‘, Raja’ Bakriyyah, Suheir Abu Oksa Daoud, Bashir Shalash e Muhammad Ali Taha. Il pezzo di Palestina nella quale sono ambientati i loro racconti è quello sul quale è stato edificato lo Stato di Israele, ma continua a vivere come Palestina nelle storie personali e collettive della minoranza palestinese, e soprattutto nella sua dimensione culturale, che supplisce alla deterritorializzazione fornendo uno spazio pubblico palestinese condiviso. Le parole di questi autori fotografano la convivenza tra due popoli, ma anche le questioni sociali, come la disoccupazione e la marginalità, la condizione della donna araba nello spazio israeliano, il sesso, la religione, o politiche, come la nakbah e la naksa del ’67, il terrorismo e gli attacchi kamikaze palestinesi, i detenuti palestinesi nelle carceri israeliane, il muro, l’attivismo pacifista. L’antologia è introdotta da Isabella Camera D’Afflitto, docente di Lingua e Letteratura araba presso la Sapienza Università di Roma.

[st_divider_text position=’left’ text=’Autore / Author’]

Ala Hlehel
Ala Hlehel

Ala Hlehel è nato a Gish, nella Galilea settentrionale, nel 1974. Autore di My Secret Affair With Carla Bruni, pubblicato nel 2012 sia in arabo che in ebraico. Tra le altre pubblicazioni, “Il circo” (Ramallah 2001), che ha ottenuto il Premio al-Qattan, Storie per il tempo di bisogno (Beirut 2004), “Il padre, il figlio e lo spirito perduto” (Cairo 2008). Nel 2010 ha ricevuto il premio letterario Beirut39 e ha vinto il ricorso contro la norma che gli vietava di recarsi a ritirare personalmente il premio perché, in quanto cittadino di Israele, non gli era consentito entrare in uno “Stato nemico”.

[st_divider_dashed]

Muhammad Ali Taha
Muhammad Ali Taha

Muhammed Al Taha è nato nel 1941 nella regione di Akka, a Mi’ar. Ha dedicato la vita all’insegnamento ma è stato anche dirigente del partito Comunista di Israele dal 1975 al 1991. Nel 1993 è stato insignito del Premio per la letteratura del Governo di Israele, dalla Ministra Shulamit Aloni. Ha partecipato al 24° salone del Libro di Torino. Tra le sue numerose pubblicazioni, “Un ponte sul fiume triste” (Akka 1974), “Id al-Miari vende i dolcetti di sesamo a Tall al-Za‘tar” (Akka 1978), “Una rosa per i tuoi occhi, Hafiza” (Akka 1983), “Sarà nel tempo che verrà” (Kafr Qar‘ 1989), “La palma inclinata” (Kafr Qar‘ 1995), “La storia dei Banu Balut” (Amman 2004).

[st_divider_dashed]

Hisham Naffa'
Hisham Naffa’

Hisham Naffa‘ è nato nel 1970 a Bait Gan. Druso, figlio d’arte. Ha fatto parte del movimento dei Refusenik, ovvero dei giovani israeliani che rifiutano di prestare il servizio militare all’interno dei Territori Palestinesi occupati da Israele e per questo è stato in carcere. Dopo il rilascio, negli anni Novanta si è trasferito per studiare Filosofia e Scienze politiche all’Università di Haifa. Lavora come giornalista e come editorialista per il quotidiano “al-Ittihad”. Ha pubblicato diversi racconti su varie riviste letterarie e di recente è uscito il suo primo romanzo: “Cascate sottili” (Haifa 2012).

[st_divider_dashed]

Suheir Daoud
Suheir Daoud

Suheir Abu Oksa Daoud è nata nel 1968 a Mi’ilya nella Galilea occidentale, un villaggio palestinese la cui popolazione è prevalentemente cattolico-cristiana. Dottorata in Scienze politiche all’Università Ebraica di Gerusalemme. Dal 1996 al 2003 ha lavorato presso il Parlamento israeliano, la Knesset, come Political Advisor. Ricopre l’incarico di Assistant Professor di Scienze politiche presso il Department of Politics and Geography della Costal University, in Sud Carolina. È stata editorialista politica per il giornale “al-Sinnara” a Nazareth (1995-1998) e collabora con “al-Ittihad” (Haifa) dal 1998 e con “al-Quds al-‘Arabi”(Londra) a partire dal 2000. Tra le sue pubblicazioni, “Le arance dell’orizzonte nero” (Ramallah 1997), “I dieci peccati” (al-Quds 1999), “Finestre di Ghazalah” (Beirut 2002, traduzione italiana Napoli 2011).

[st_divider_dashed]

Raja’ Bakriyyah è scrittrice e artista palestinese nata nel 1974 nella bassa Galilea. Ha studiato presso l’Università di Haifa Arti plastiche ed è attualmente impegnata in ricerche accademiche sul teatro palestinese. Ha pubblicato diverse raccolte di racconti e romanzi per i quali ha ricevuto numerosi premi internazionali. Come artista, ha esposto le sue opere in varie Gallerie in Medioriente, Europa, Stati Uniti. Tra le sue principali opere letterarie, “I flauti di settembre” (Shafa ‘Amr 1991), “L’ululato di una memoria” (Nazareth 1995), “Lo scrigno” (Beirut 2002), “La donna della lettera” (Beirut 2007).

[st_divider_dashed]

Bashir Shalash
Bashir Shalash

Bashir Shalash è nato nel maggio 1978 in Galilea, nel villaggio di ‘Arrabah al-Batuf, a 40 km a nord di Haifa. Ha studiato Letteratura araba e Filosofia presso l’Università Ebraica di Gerusalemme. Ha completato gli studi in Germania, a Berlino e poi a Francoforte. Collabora con il quotidiano del Partito comunista, “al-Ittihad”. È soprattutto un poeta. Ha pubblicato quattro raccolte di poesie, la prima nel 1997, “Ospiti eterni del fuoco”, la seconda nel 2001, “Cieli bassi”, la terza nel 2003, “La messe della tempesta” e la quarta, “Anche se le sculture fossero cieche” all’inizio del 2007. Ha partecipato, tra l’altro, alla Fiera internazionale del libro del Cairo nel febbraio 2007.

[st_divider_text position=’left’ text=’Traduttore / Translator’]

Isadora D'Aimmo
Isadora D’Aimmo

Isadora D’Aimmo si occupa di Letteratura araba contemporanea, di immigrazione e cooperazione internazionale. Docente a contratto di Letteratura araba presso l’Università degli Studi di Firenze e Visiting professor presso la Cairo University. Tra le sue pubblicazioni, “Palestinesi in Israele. Tra identità e cultura” (2009), monografia sulla questione dei Palestinesi con cittadinanza israeliana. Per il Sirente ha curato la raccolta di giovani autori palestinesi Qui finisce la terra (2012).

[st_divider_top]

 

 

Informazioni aggiuntive

Peso 0,18 g
Dimensioni 15 × 21 × 0,8 cm
ISBN

978-88-87847-39-0

Lingua

Italiano

Lingua originale

Arabo

Traduzione

Isadora D'Aimmo

Foliazione

XII-116 pp., br.

Prima edizione

21 settembre 2012

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Recensisci per primo “Qui finisce la terra (A. Hlehel, M. Ali Taha, H. Naffa‘, S. Abu Oksa Daoud, R. Bakriyyah, B. Shalash)”

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.