| ANSAmed | 25 novembre 2013 | Cristiana Missori |
(ANSAmed) – ROMA, 25 NOV – La guerra, la bellezza, il sangue e l’amore. Sono questi alcuni temi che compongono la raccolta di poemi scritti negli ultimi due anni da Golan Haji, ”L’autunno, qui, è magico e immenso” (il Sirente, collana Altriarabi, pp.128, Euro 10), che il 29 novembre prossimo, verrà presentata a Bari nel corso dell’evento ”Narrazioni libere. Dalla Siria all’Italia il futuro è commons”.
Nato ad Ammuda (città curda del Nord della Siria), nel 1977, Haji ha studiato medicina a Damasco, da cui è fuggito nel 2011. E’ autore di diverse raccolte: la prima Nada fil-zulumat (Chiamò nelle tenebre, 2004) ha ottenuto il premio ”Muammad al-Maghut”; la seconda Thammata man yaraka wahshan (C’è qualcuno che ti vede come un mostro) è apparsa nel 2008 in occasione dell’evento internazionale ”Damasco città della cultura”; la terza Bayti al-barid al-baid (La mia casa fredda e lontana) è stata pubblicata a Beirut nel 2012 dalla casa editrice Dar al-Gamal; la quarta Adulterers, è stata pubblicata a Copenhaghen dalla casa editrice Forlaget Korridor, 2011. Patologo di professione, Haji ha tradotto in arabo classici inglesi e collabora regolarmente con la stampa libanese occupandosi di questioni culturali. Attualmente vive in esilio in Francia, come tanti altri intellettuali siriani, fuggiti all’inizio della guerra civile che sembra non finire mai.
In questa prima raccolta italiana, i suoi poemi vengono proposti al lettore con il testo arabo originale a fronte.