di Gaëtan Lévesque (da Voix et Images, 1982, vol. VII, n. 2, pp. 423-424)
Dalla pubblicazione di Quand la voile faseille di Noël Audet e de La Saga des Lagacé di André Vanasse , pochi sono gli scrittori che hanno maneggiato magistralmente un genere letterario che richiede una così grande abilità quanto il racconto umoristico. François Barcelo riesce in questo tour de force letterario nel suo primo romanzo, Agénor, Agénor, Agénor e Agénor.
Dapprincipio, il titolo non lascia supporre nulla di più che un nome, che non sentiamo tutti i giorni ma che è ripetuto come una specie di eco “visiva” che invita alla lettura di questo meraviglioso romanzo di 320 pagine: un romanzo che il lettore trova troppo corto, tanto la scritturta di Barcelo è affascinante e i suoi personaggi avvincenti.
L’autore situa il suo racconto tra il XIX e il XX secolo e i suoi personaggi si muovono in uno spazio immaginario che potrebbe essere «il Québec come qualunque altro paese», mentre l’azione si svolge tra l’umorismo e la tenerezza. Partendo da una serie di giochi di parole, Barcelo ci immerge in un universo fittizio, pieno d’immaginazione, che potrebbe però benissimo riflettere la realtà.
I personaggi principali di questo “colossal romanzesco” sono personaggi femminili; tra questi, quello di Maria-Clarina, donna forte e simpatica, presente dall’inizio alla fine del racconto. È attorno a questo personaggio principale che si innestano i personaggi secondari; in totale, ventitre capitoli, nei quali si sviluppa una dozzina di personaggi dei più impressionanti. Ogni attore ha diritto a un capitolo di presentazione, nel quale l’autore ci racconta la sua storia. In questa maniera, egli riesce a collocare i personaggi in rapporto con gli altri senza farci perdere il filo della narrazione. È necessario molto talento per giocare con tanti personaggi e riuscire a creare una storia interessante.
Che si tratti dell’Agénor extraterrestre o dell’Agénor militare, Barcelo disegna in modo originale il carattere e la personalità di ciascuno di essi nel contesto sociale e individuale nel quale si sviluppa. Tanto le scene di guerra sono sanguinose e decadenti, tanto le scene d’amore sono belle e tenere. È una visione dell’erotismo non gratuita. Del resto, nulla è gratuito in questo romanzo, nel quale ogni elemento ha la propria ragion d’essere. Ogni storia si inserisce nel piano globale per restituirci un racconto estremamente ben costruito.
Per la sua originalità, Agénor è uno dei romanzi importanti del 1980 e il suo autore si inserisce nella tradizione dei migliori scrittori quebecchesi. C’è da sperare che François Barcelo ci offrirà presto altre storie così appassionanti.
(traduzione di Simone Benvenuti)