| La Nuova Sardegna | Giovedì, 31 luglio 2008 |
Da tempo non solcano le sue acque le triremi dell’impero romano che lo aveva unito sotto un unico cielo, ma il Mediterraneo continua a legare la vita dei tanti paesi che si trovano sulle sue rive, unite dalle onde dello stesso mare, culla delle più antiche civiltà, e dalla cultura. Cultura mediterranea che, declinata nelle sue componenti di musica, poesia, letteratura, artigianato, gastronomia, sbarca ad Alghero con «Porto Mediterraneo», il nuovo festival dei popoli che attraversano il Mare Nostrum inserito nel grande contenitore del Festivalguer. Dal 12 al 14 settembre, tre giorni di incontri, di tradizioni, di musica tra il Molo Dogana e il teatro del Forte della Maddalena. L’iniziativa è stata presentata ieri nelle sale del Comune dal sindaco Marco Tedde, dall’assessore al Turismo Mario Conoci e Massimo Palmas di Sardegna Concerti (tra gli organizzatori), fiduciosi che l’evento possa diventare un nuovo appuntamento fisso dell’estate algherese, «per allungare la stagione turistica – ha spiegato il sindaco – e caratterizzare sempre più la città come porta del Mediterraneo e bacino d’incontro dove possono intrecciarsi rapporti con le altre comunità del nostro mare». Il Forte della Maddalena ospiterà artisti che lavorano sulle musiche del Mediterraneo: il 12 settembre alle 21.30 Diego El Cigala, spagnolo, voce del flamenco più importante del momento accompagnato dal pianista cubano Bebo Valdes, il giorno dopo S’Ard il progetto di Mauro Palmas con i suoni della Sardegna che incrociano in questa occasione le note di Lino Cannavacciuolo, Patrizia Laquidara e Claudia Crabuzza, algherese voce dei Chichimeca. Il 13 settembre toccherà alla israeliana Yasmin Levy. Ogni sera, inoltre, al Molo Dogana dalla 23.30, si potrà ballare con il concerto dal vivo dei Fufu-Ai, gruppo franco-spagnolo. Con loro sul palco anche un musicista sardo, il cantante-violinista Mario Brai che si ispira alle influenze sonore turche, arabe e sarde per comporre i suoi brani caratterizzati dall’uso della lingua tabarkina. Doppio appuntamento ogni sera, alle 19 e alle 21 al Molo Dogana, con la letteratura. Si parte venerdì 12 settembre con la presentazione del libro «Fertilia» (edizioni Novecento) con l’autore Eugenio Cocco. Uno sguardo speciale sull’architettura e la storia della borgata. A seguire «Viaggio in Sardegna» di Michela Murgia (edizioni Einaudi) che dialogherà con Gianfranco Capitta. Sabato 13 presentazione del libro «Le storie di Abu», fiabe popolari egiziane in italiano e arabo illustrate da Rosalba Suelzu. La stessa sera, alle 21, in anteprima nazionale «Taxi» dell’egiziano Khaled el Khamissi, diventato un best-seller in Egitto. L’ultima sera si parlerà invece, alle 19 con gli autori, di «Tutti buoni arriva Mommotti» di Rossana Copez e Tonino Oppes e, a seguire, del libro «Onda sigillata: acqua, vita e parola» di Yarona Pinhas, israeliana nata in Eritrea, studiosa delle tematiche al femminile della tradizione ebraica. Subito dopo chiuderà gli appuntamenti la presentazione del volume di Diego Manca «La donna delle sette fonti». Una mostra fotografica con gli scatti mediterranei di Massimiliano Caria, Giampaolo Catogno, Gianni Monti e Gigi Olivari, farà da scenografia nello spazio dedicato agli incontri con gli scrittori. Accanto alla musica e alla letteratura ci sarà spazio anche per la gastronomia, con i sapori del Mediterraneo: tre piatti del giorno per tre serate, dalle 20. Non mancherà inoltre l’artigianato, con una mostra aperta tutto il giorno allestita in una vera propria Casbah. (f.c.)