| Combonifem | Lunedì 19 dicembre 2011 |
Maya Zankoul attraverso le sue illustrazioni vuole diffondere la sua visione della società libanese, piena di contraddizioni in particolare nei confronti del mondo femminile. Grazie a un blog e alla pubblicazione di un libro sta diffondendo un modo di fare informazione giovane e pieno di humor.
«Se ho un problema, ne faccio una vignetta. E mi sento meglio». Fare fumetti e scrivere è molto più di una passione per la giovane Maya Zankoul. Classe 1986, ha studiato a Jeddah in Arabia Saudita fino al 2005. Ritornata a Beirut, sua città natale, decise a ventitre anni di aprire un blog per raccogliere tutte le sue illustrazioni che descrivevano la sua vita quotidiana, i suoi pensieri, ma soprattutto le sue denunce contro una società spesso piena di contraddizioni.
Da un’idea, nata per gioco, Maya ha così creato lo spazio online Amalgam da subito molto seguito, anche grazie alla pubblicazione di vignette politiche in occasione delle elezioni del 2009. Il passo successivo è stato la realizzazione di un libro, che raccoglie il suo lavoro in due volumi. Il testo in Italia è edito da il Sirente. Uno dei temi a lei più cari è la condizione della donna libanese, da un lato vittima molto spesso di violenza domestica e sottomissione patriarcale e dall’altro ossessionata dall’apparenza e dal raggiungimento della perfezione attraverso la chirurgia plastica.
Linguaggio giovane, immediato e pieno di sarcasmo è l’ingrediente con cui l’autrice cerca di denunciare corruzione, maschilismo e disparità sociali. Di sé stessa dice di essere ogni giorno una vittima del sistema in cui vive, per questo è suo diritto portare avanti, anche solo grazie ad un fumetto, un messaggio fermo e in controtendenza per non cadere in un’esistenza passiva.