Sardegna Oggi — 10 settembre 2008
Al Festivalguer PortoMediterraneo di Alghero è tutto pronto per accogliere da venerdì 12 a domenica 14 settembre la musica, la poesia, la letteratura, l’artigianato, la gastronomia, dei popoli che attraversano il Mare Nostrum. La città catalana si appresta ad ospitare una intensa tre giorni dedicata all’arte e alla cultura mediterranea, declinata in tutte le sue componenti: incontri, idee, tradizioni dal mondo. Un pot-pourri di suoni, colori, odori, sapori, profumi e atmosfere nei quali assaporare la magia delle melodie arabe, spagnole, sarde, francesi, o elaborare mescolanze e idee nuove senza tradire radici e storia, davanti al mare, tra i profumi della brezza marina mediterranea.
ALGHERO – Ogni giorno appuntamenti di letteratura, cultura del cibo dai sapori mediterranei, incontri con scrittori nazionali ed internazionali di grande levatura. Un nuovo percorso tracciato nel cuore di Alghero, tra il Molo Dogana nel porto vecchio e il Teatro del Forte della Maddalena: gli scorci tra i più suggestivi della città appositamente allestiti per accogliere la manifestazione, dove si incontrano le testimonianze di una fervida specificità mediterranea. E’ la grande novità di questa edizione del Festivalguer, che si candida con sempre maggior successo a divenire volano promozionale per le politiche di sviluppo turistico non solo di Alghero ma dell’intero Nord Sardegna, aspirando a caratterizzare sempre l’antica città come porta del Mediterraneo e bacino d’incontro dove possano intrecciarsi i fili diversi di una comune identità mediterranea.
Artisti d’eccezione italiani e internazionali che lavorano sulle musiche del mediterraneo, frutto di incroci e contaminazioni tra i generi musicali provenienti dal mare: al Teatro Forte della Maddalena venerdì 12 settembre alle 21,30 Diego El Cigala (Spagna), la voce flamenco più importante del momento accompagnato dal leggendario pianista cubano Bebo Valdes; il giorno dopo, sabato, S’Ard (Sardegna), il progetto originale di Mauro Palmas con i suoni della Sardegna e del suo affiatato gruppo (Marcello Peghin – chitarra, Riccardo Leone – piano, Silvano Lobina – basso, Andrea Ruggeri – batteria, Mirko Maistro – fisarmonica) che incrociano le note del Mediterraneo e in questa occasione quelle speciali di Lino Cannavacciuolo, Antonello Salis, Gavino Murgia, Patrizia Laquidara, Tenores di Orosei e Claudia Crabuzza, voce della band sarda, Chichimeca; domenica 14 settembre chiude i battenti della prima edizione del Festival PortoMediterraneo Yasmin Levy (Israele), voce soprano vibrante e intensa, tra le interpreti più importanti del Mediterraneo. Ogni sera invece al Molo Dogana dalle ore 23.30 (ingresso libero) si potrà ballare con il concerto dal vivo dei Fufu-Ai (Francia-Spagna) e l’irresistibile patchanka di suoni, colori, stili, lingue, musiche e tradizioni guidate dalla sensualità di Anouk, voce della band. Con loro sul palco anche un musicista sardo in veste di ospite: Mario Brai, il cantante-violinista di Carloforte che da oltre vent’anni percorre la strade musicali del Mediterraneo ispirandosi alle straordinarie influenze sonore turche, arabe e sarde per comporre i suoi brani caratterizzati soprattutto dall’uso della lingua tabarkina.
Ogni sera appuntamenti di letteratura, cultura del cibo e squisitezze mediterranee, incontri, dibattiti e presentazioni con scrittori sardi, egiziani, africani, di alto profilo. Il contesto ideale per meditare e discutere insieme agli autori sulle tematiche che caratterizzano il Mediterraneo, le differenze e le analogie di culture apparentemente lontane, ma in realtà molto vicine, per certi aspetti. Una suggestiva mostra fotografica con gli scatti mediterranei di Massimiliano Caria, Giampaolo Cotogno, Gianni Monti e Gigi Olivari, farà da scenografia nello spazio dedicato agli incontri di letteratura. Un percorso sull’identità culturale e artistica del mediterraneo attraverso un itinerario visivo composto da fotogrammi esemplari di volti, paesaggi, oggetti, mestieri, colori. Sintesi del mondo che si affaccia sul nostro mare, secondo personali punti di vista.
Si parte Venerdì 12 settembre alle ore 19.00 con la presentazione del libro Fertilia (edizioni Novecento) con l’autore Eugenio Cocco, l’editore Massimiliano Vittori, Giorgio Pellegrini e il sindaco di Alghero, Marco Tedde. Uno sguardo speciale su Fertilia, una metafisica terrazza sul mediterraneo. Architettura, storia e rilancio di una borgata. Alle 21 verrà presentato il libro Viaggio in Sardegna di Michela Murgia, edizioni Einaudi. L’autrice dialoga con Gianfranco Capitta. Undici percorsi nell’isola che non si vede, una guida narrativa per perdersi in Sardegna inserito nella collana Geografie. Sabato 13 sempre alle 19.00 la presentazione del libro Le Storie di Abu, fiabe popolari egiziane in italiano e arabo illustrate da Rosalba Suelzu, Angelica editore. Rosalba Suelzu, Rossana Copez, Tonino Oppes, Franco Fresi animano un incontro-dibattito in cui si confrontano la letteratura per l’infanzia nel bacino del Mediterraneo e quella sarda. Seguirà una lettura teatrale del testo con l’attore Gianluca Medas. Alle ore 21,00 un evento di lancio in anteprima nazionale: sarà presentato il libro Taxi di Khaled el Khamissi, edizioni Il Sirente. Prima opera dello scrittore, giornalista, regista e produttore egiziano, è diventato un best-seller in Egitto, forte di ben sette ristampe in un solo anno. Domenica 14 settembre alle 19,00 ci sarà la presentazione del libro Tutti buoni arriva Mommotti di Rossana Copez e Tonino Oppes, edizioni Condaghes. Interverranno gli autori. Con il passare dei secoli l’orco cattivo è diventato Su Mommotti, l’Uomo Nero. Le storie, le leggende e le origini di questo strano demone nell’immaginario collettivo da secoli nella tradizione sarda. Alle ore 21,00 seguiranno altre due presentazioni alle quali interverranno gli autori: la prima, del libro Onda sigillata: acqua vita e parola di Yarona Pinhas, edizioni la Giuntina. Mater Mediterranea. Acqua e Dee madri, suggestioni mistiche e interpretazioni nella Torà e nell’anima mediterranea, sulle tracce delle radici comuni di popoli e religioni. Subito dopo verrà presentato il libro: La donna delle sette fonti di Diego Manca, edizioni Condaghes. Diego Manca, poeta e scrittore, è anche autore del romanzo ancora inedito, Cuore d’Europa, dedicato allo spirito del nostro continente: l’Europa. L’incontro sarà coordinato da Costantino Cossu.
Alghero sarà anche meta di turismo alimentare: tre piatti del giorno per tre serate di grande cucina. In uno scenario fantastico ed elegante da Mille e una notte allestito in un angolo speciale del Molo Dogana, ogni sera per un numero massimo di centocinquanta persone Giovanni Fancello, uno dei migliori cuochi del Mediterraneo, appassionato e studioso di cultura del cibo, proporrà ai presenti una degustazione guidata e gratuita di un piatto mediterraneo per giornata alle ore 20.00. Si parte il 12 settembre con le Impanadas cun angelottos, il 13 con Ghisadu (stufato) e infine il 14 settembre con Ciciones cun regottu mustiu e buttariga. Piatti prelibati interpretati dalla grande creatività del cuoco esperto, da lui raccontati in una conferenza prima dell’assaggio, attraverso nozioni di cultura alimentare. Il nutrimento come necessità, ma anche sapore, cultura, comunicazione, economia. I piatti di Giovanni Fancello saranno accompagnati dai vini pregiati delle cantine Sella & Mosca e dal liquore di mirto Zedda Piras. Entusiasta investigatore dell’origine degli alimenti, Giovanni Fancello ne racconta il percorso storico e leggendario per poi ricostruirne il destino culinario. Per il Porto Mediterraneo si avvale della collaborazione dei suoi talentuosi maestri di cucina Stefano Resmini, Stefano Pinna, Guido Beltrami, Gina e Tattana Fancello.
La cultura materiale, saperi antichi che le mani degli artigiani trasferiscono alla materia e, nella rinnovata sfida tra design e tradizione, creano prodotti che parlano della terra e dei popoli. La mostra mercato dell’artigianato artistico che Alghero, con l’evocativo nome di Casbah ospita sul molo Dogana: oltre 1000 aziende artigiane associate che rappresentano una delle realtà più consistenti del meridione d’Italia.