| AKI ADNKronos | Sabato, 29 gennaio 2011 |
L’anziano raìs Hosni Mubarak, con il suo sistema, ”ha ucciso i sogni dei giovani egiziani: per il futuro vogliamo piu’ sogni e meno corruzione”. Tra sogni infranti e speranze Khaled Al Khamissi, trai piu’ noti scrittori egiziani contemporanei, fino a ieri in piazza al Cairo a manifestare contro Mubarak insieme a migliaia di connazionali, parla ad AKI – ADNKRONOS INTERNATIONAL di ”cambiamenti tardivi” con cui Mubarak, dopo giorni di proteste, ha risposto alle richieste dei manifestanti egiziani: cambiamenti giudicati ”non sufficienti”. E, quindi, ”presto finirà l’era Mubarak”.
Khamissi si dice convinto che ”se non sarà oggi e neanche domani, e’ solo questione di settimane o di qualche mese”. ”La storia della famiglia Mubarak alla presidenza dell’Egitto è già finita”, prosegue l’autore di ‘Taxi. Le strade del Cairo si raccontano‘, sottolineando come questa sia la ”conquista della rivoluzione” egiziana. Ma Mubarak non è solo una persona, è anche un sistema. E a questa osservazione, Al Khamissi risponde con la triste constatazione che ”purtroppo il sistema continuerà” a funzionare, almeno per un certo tempo, in modo simile a quello del passato. Tuttavia, afferma, la speranza e’ che ”almeno sparisca la corruzione, perche’ sinora c’è stato al potere un sistema completamente corrotto”.