Il tema della guerra – non solo come monito che la Storia pone all’uomo ma come contrasto tra valori, ideali, culture differenti – ispira e caratterizza la sesta edizione di Nues, il festival dedicato ai fumetti e al cinema d’animazione dell’area mediterranea, ideato e organizzato dal Centro Internazionale del Fumetto con la direzione artistica di Bepi Vigna. Un’edizione che, sotto il titolo “Nuvole dal fronte“, e dopo alcune anteprime nelle settimane scorse, propone a Cagliari (ma con incursioni anche a Iglesias, Carbonia e Sassari), una fitta serie di appuntamenti in calendario tra il 15 ottobre e il 3 dicembre: mostre, conferenze, reading, spettacoli, incontri con autori e illustratori italiani ma non solo.
Sotto il titolo “Storie migranti, le ragioni degli altri“ il festival dedica una giornata di approfondimento ai fenomeni migratori contemporanei, ospitata venerdì 13 novembre (dalle 10) dalla Mediateca del Mediterraneo (in via Mameli, 164). L’iniziativa è aperta da una tavola rotonda cui interverranno Wanda Grillo (incaricata presso il Ministero degli Esteri), Donatella Della Ratta (esperta di media orientali), Annamaria Baldussi (per l’Aipsa edizioni e l’associazione Gilgamesh), Raffaele Callia (giornalista, responsabile Servizio Studi e Ricerche Caritas Sardegna), Pino Cabras (condirettore megachip.globalist.it) e Chiarastella Campanelli (per la casa editrice Il Sirente).
A seguire fanno ingresso al festival due autori, per presentare i rispettivi lavori pubblicati da il Sirente per la collana “Altriarabi”. Il primo è Muhammad Dibo, giornalista, scrittore e poeta siriano (classe 1977), attualmente in esilio a Beirut, che presenta in anteprima nazionale il suo romanzo “E se fossi morto”, la testimonianza sui durissimi anni vissuti nel suo paese: la rivoluzione del 2011, il carcere e la tortura, il reinserimento in una società lacerata dalla guerra, tra gli argomenti affrontati. La copertina del libro è illustrata da Stefania Costa, del Centro Internazionale del Fumetto di Cagliari.
Il secondo è Jérôme Ruillier con la graphic novel “Se ti chiami Mohamed”. Classe 1966, con studi presso l’Institut d’Arts Décoratifs di Strasburgo e diversi libri per ragazzi all’attivo, lo scrittore e illustratore, nato in Madagascar, ricostruisce con semplicità e immediatezza la storia dell’immigrazione maghrebina dal 1950 ad oggi. Il libro inaugura la sottocollana de Il Sirente “Altriarabi migrante”, rivolta alla giovane letteratura europea di origine araba.