Silvia Del Vecchio (La Freccia, Novembre 2015)
“Sono padre di una bambina portatrice di trisomia 21, sindrome di Down. Andava in una scuola frequentata prevalentemente da figli di migranti, ogni giorno incontravo i genitori all’uscita e mi rendevo conto che questi padri utilizzavano esattamente le stesse parole che usavo io per la situazione della nostra bambina. Lì ho capito che la paura dell’altro e del diverso non è un problema di razzismo ma di difficoltà di integrazione.” Così l’autore di Se ti chiami Mohamed, Jérôme Ruillier, racconta di vite precarie umiliazioni e relazioni complesse che in tanti portano con sé dal paese d’origine e quello d’accoglienza. Reportage lontani dai cliché che abbracciano con forza vari temi, dalla ricerca identitaria all’esclusione sociale, e sollevano quei dubbi e interrogativi che oggi più che mai interessano il cittadino europeo. Un graphic novel sull’immigrazione maghrebina in Francia dal 1950 ai nostri giorni. Jérôme Ruillier sarà a Cagliari venerdì 13 per parlare del suo libro Se ti chiami Mohamed ore 17,00 Festival Nues – Nuvole dal Fronte (Fumetti e Cartoni nel Mediterraneo, VI Festival Internazionale), nella sezione “Storie Migranti, le ragioni degli altri” giornata di approfondimento sui fenomeni migratori.