| Portobello’s News | Mercoledì, 3 giugno 2015 | Claudia Spadoni |
Una graphic novel che racconta la storia dell’immigrazione maghrebina in Francia dal 1950 a oggi attraverso le vicende dei diretti interessati: giovani che partono, spesso analfabeti e con una scarsa conoscenza del francese, destinati a lavori di bassa manovalanza (“Se ti chiami Mohamed finisci alla catena di montaggio”), parcheggiati in enormi dormitori; donne che sperano in un futuro migliore in Francia; le nuove generazioni in cerca del loro posto nel mondo. Basato sul noto Mémoires d’immigrés di Yamina Benguigui e tradotto da Ilaria Vitali, è la storia dei tanti Mohamed, Abdel, Ahmed ma anche di donne come Zorah e Fatma e dei più giovani Farid e Mounsi a scorrere nelle pagine, ognuna con il proprio carico di speranze e illusioni. Andrebbe fatto leggere nelle scuole (e in molte case).