CREMONA ONLINE 15/09/2008
Taxi è la sorpresa della letteratura egiziana di quest’anno, un best-seller ristampato 7 volte nell’arco di un anno con oltre 35.000 copie vendute in un paese in cui 3000 copie sono considerate un successo. L’autore è in Italia, dove domani partecipa alla rassegna Porto Mediterraneo Festivalalguer (Alghero, Sardegna). Al Khamaissi ci fa compiere un viaggio che ci rivela umori, idee, ribellioni della capitale egiziana attraverso le voci dei tassisti. Una raccolta di storie brevi che raccontano sogni, avventure filosofiche, amori, bugie, ricordi e politica. I tassisti del Cairo cui da voce sono amabili cantastorie che con disinvoltura conducono il lettore in un dedalo di realtà e poesia che è l’Egitto dei nostri giorni. Sono 58 storie brevi che l’autore ha collezionato conversando con i tassisti della megalopoli egiziana tra il 2005 e il 2006. Può sembrare la rivolta delle auto bianche che ha segnato Roma l’anno scorso, ma è tutt’altra cosa. Il diluvio di parole che troviamo riportato nel libro sommerge il lettore regalandogli nuove e inaspettate prospettive da cui guardare quella realtà, grazie a quella che possiamo considerare le voci dell’uomo della strada, che in modo diretto e chiaro esprimono i suoi timori, dubbi, pareri e critiche sul piano politico, economico e sociale, a proposito del suo paese e del mondo arabo in generale. Con una forza che rende comunque il discorso esemplare anche sul piano esistenziale, della lotta quotidiana per la vita e la sopravvivenza. Al Khamissi è un artista poliedrico, nato nel 1962 si è laureato in Scienze politiche alla Sorbona di Parigi. Ha lavorato per l’Istituto Egiziano per gli studi sociali. Ha scritto sceneggiature per vari film egiziani quali Karnak, Iside a Philae, Giza e altri. È anche regista e produttore. Scrive periodicamente articoli e analisi critiche su politica e società in diversi giornali e settimanali egiziani.