| D Magazine La Repubblica | Sabato 27 novembre 2010 | Elisa Pierandrei |
Metro è la prima graphic novel egiziana, e la sua storia è quasi un romanzo a sé. Magdy El Shafee, illustratore e intellettuale egiziano, l’aveva terminata nel 2008: è un thriller a fumetti, storia d’amore e romanzo politico metropolitano, protagonista un giovane programmatore informatico, Shehab, coinvolto in una rapina da un politico corrotto. Ma soprattutto nei disegni si srotolano gli avvenimenti egiziani degli ultimi anni, cadenzati dalle fermate della metropolitana che portano nomi dei capi di stato: Nasser, Sadat, Mubarak. Abbastanza per una confisca immediata del volume, l’arresto dell’editore (celebre blogger egiziano) e un processo concluso con una multa per «aver compromesso la moralità pubblica». Intanto però un estratto del volume veniva tradotto in inglese da Humphrey Davies e pubblicato da Words Without Borders, e ora la sua traduzione integrale in italiano (a cura di Ernesto Pagano), esce per i tipi dell’editore il Sirente, che la presenta in questi giorni alla Fiera della piccola e media editoria di Milano. L’autore Magdy El Shafee, che dichiara una passione per Hugo Pratt, sarà invece in Italia il 4 dicembre al Festival del Fumetto Mediterraneo di Cagliari, e poi a Firenze e Roma. Testimoniando di un mondo arabo del fumetto che fra censura e denuncia sociale sta conquistando nuovo pubblico.