| TGR Mediterraneo | Sabato 2 maggio 2009 | Adelaide Costa |
La scrittrice e psichiatra egiziana Nawal al-Sa’dawi è sempre stata una ribelle. Da sostenitrice dei diritti delle donne, da anni racconta il mondo femminile arabo senza lasciare nulla al caso, parla delle violenze subite, della oppressione, della difficile ricerca di una stabile dimensione democratica.
Ne «L’amore ai tempi del petrolio», edito in Italia da «Il Sirente», Nawal narra una storia fantastica ambientata in un paese autoritario, un regno del petrolio, dove una archeologa, decide improvvisamente di rompere un tabù.
La donna infatti lascia il marito, scappa, fa perdere ogni sua traccia e ricompare solo per annunciare di avere un altro uomo. Una storia d’amore piena di mistero nella quale riappaiono con forza il rapporto conflittuale fra i sessi, la società patriarcale, il ferreo obbligo di rispettare regole che sono sempre a sfavore della donna, la voglia di libertà fisica, sociale e intellettuale.
Nawal al-Sa’dawi ha pubblicato numerosi libri che le hanno provocato forti ripercussioni sulla sua libertà personale. «L’amore ai tempi del petrolio», tradotto in 20 lingue, è stato censurato in Egitto per disposizione delle massime autorità religiose.