| Mediterraneo | Martedì 7 dicembre 2010 | Sabino Pignataro |
Artista, autore di fumetti ed illustratore egiziano. Amante dell’arte in generale e del fumetto in particolare, ha cominciato ufficialmente la sua carriera di fumettista nel 2001, in occasione del Comic Workshop Egypt, tenutosi presso l’Università Americana del Cairo. Si è inserito nel filone narrativo del realismo sociale, ambientando le sue opere nei luoghi più tradizionali del Cairo e descrivendo gli aspetti della vita popolare cairota per affrontare i temi caldi dell’Egitto: politica, economia, sanità, istruzione e povertà.
Nel 2008, con le edizioni Dar Merif, pubblica Metro, una graphic-novel che racconta la storia di Shihab, un giovane ed esperto programmatore di computer che, non potendo pagare un debito contratto con un usuraio, si lascia trascinare da un politico corrotto in una rapina in banca.
Metro è diventata un caso clamoroso, quando il Governo ne ha ordinato la confisca dalle librerie e ha aperto un processo nei confronti dell’autore e del suo editore, accusati di usare un linguaggio troppo spinto. In realtà, la censura riguarda più in generale i contenuti dell’opera, che propone un’aperta critica sociale, rappresentando il recente movimento democratico egiziano e descrivendo le gravi conseguenze di qualsiasi attivismo politico. Infatti, alla fine, il processo si è concluso con la condanna alla distruzione di tutte le copie dell’opera e al pagamento di una multa di 5.000 lire egiziane (circa 700 euro).