Ore 17.50 OMAGGIO A PIERRE CLÉMENTI
Incontro con Balthazar Clémenti, Marc’O, Jean-Pierre Kalfon, Bulle Ogier, Catherine Libert, Antoine Barraud, Giulio Bursi
a seguire
Presentazione del libro Pensieri dal carcere di Pierre Clémenti, a cura della Casa Editrice Il Sirente
VISA DE CENSURE N°X (Pierre Clémenti, Fr, 1967, sonorizzato nel 1975, 43’)
BOBINA 10 – Inedito (Pierre Clémenti, Fr, col, 3’)
BOBINA 27 – Inedito (Pierre Clémenti, Fr, col, 27’)
Il Lucca Film Festival è felice di poter dedicare questo omaggio a Pierre Clémenti, un artista che forse meglio di tutti rappresenta il nostro giovane festival, esponente come attore del cinema ‘più importante’ – ma mai schiavo delle sue logiche – e al contempo grande sperimentatore come film-maker, lavoratore e costruttore instancabile delle proprie visioni, dei propri sogni di amore e libertà.
Grazie al figlio Balthazar e alla sua stessa passione per l’opera di suo padre, siamo riusciti a realizzare e presentare quello che ci auguriamo sia uno sguardo ampio sull’arte, la vita e il cinema di Clémenti. Uno sguardo che poi diviene unico, con la possibilità di assistere per la prima volta in assoluto alla proiezione di parte dei suoi film realizzati in 16mm e rimasti incompiuti, film unici, veri e propri documenti che vanno dalla semplicità di un ritratto di famiglia alla più alta elaborazione tecnica, film che siamo riusciti a recuperare, restaurare, archiviare e sottrarre così a un sicuro e irreversibile danneggiamento. Tutto questo sarà accompagnato dalla proiezione del suo film invece compiutissimo, e forse più rappresentativo del suo modo di fare cinema, Visa de Censure n.X, e di alcuni film che lo vedono nella veste più conosciuta di attore e che, a nostro parere, riescono meglio di altri a comunicarci la sua grandezza : Necropolis (Franco Brocani), Porcile (P.P.Pasolini) e Les Idoles (Marc’O).
Inoltre coglieremo l’occasione per presentare il libro Pensieri dal carcere (Ed. Il Sirente), scritto da Pierre Clémenti durante il periodo di reclusione trascorso a Roma, una sorta di diario, di memorie in cui si affronta il tema del carcere e allo stesso tempo si ripercorrono alcuni episodi cruciali per la vita e la carriera cinematografica di Clémenti. A questo tributo, che avrà inizio il 16 ottobre alle ore 17.30 e rientra nel quadro più ampio della rassegna cinematografica Lucca Film Festival 2008, parteciperanno lo stesso Balthazar Clémenti, Marc’O, Franco Brocani, Jean-Pierre Kalfon e Bulle Ogier. Siamo davvero molto felici di poter rendere omaggio proprio qui, nell’Italia che lui amava tanto e in cui ha trascorso gran parte della sua vita,
a testimonianza di un amore reciproco, a Pierre Clémenti attore, cineasta, scrittore.
Andrea Monti
Da una lettera di Clémenti scritta dal carcere a Franco Brocani :
Caro Franco, ti ringrazio per la tua lettera gentile.
Sto bene e Regina Coeli ha degli odori di chiostro che amo molto.
Vivo da solo in una cella e come un monaco sto imparando a parlare con Dio.
Leggo. Faccio della pittura. Lascio che l’illusione mi invada e i pensieri mi trasportano là dove la libertà non subisce alcuna incarcerazione. Dalla notte oscura in cui ero immerso fin dai primi giorni, il sole mi ha fatto visita. Ed ora la mia anima si è abituata a questa grande purificazione, e ho dentro una gran gioia di provare questa esperienza senza prezzo. La messa in luce della coscienza imprigionata nella tomba. Le porte un giorno si apriranno e molte cose in me saranno cambiate. La Bilancia della giustizia di Minerva è giusta, ed è per questo che la speranza di uscire presto non mi dà né gioia né pena. Il tempo resta sospeso dietro le sbarre, solo le stagioni annunciano un soffio nuovo che l’Anima Umana sente fisicamente. La tua lettera mi ha causato grande gioia. Non sono molti i veri amici. Qui, con l’isolamento, la presenza del passato si fissa in un eterno presente e la tua immagine si presenta spesso ai miei occhi. Penso a Attila, alle sue orde di barbari animati dal soffio divino. Penso alla fine certa e la morte dell’imperialista americano. Penso al mondo nuovo che sorgerà da questa liberazione. Penso alle nuove generazioni che saranno liberate da questo flagello. Penso al PARADISO come a una Terra Promessa.
Penso al nostro film.
Penso alla felicità dell’Umanità.
Penso all’Anarchia dei nostri pensieri.
Penso all’Amore.
Penso alla gioia di essere qui.
Penso…penso…penso…alla Libertà.
Vi abbraccio,
Pierre
VITA DI PIERRE CLEMENTI
Pierre Clémenti nasce a Parigi il 28 settembre 1942, da padre sconosciuto e madre di origine corsa che fa la custode. Trascorre un’infanzia difficile tra famiglie a cui viene affidato e una madre incapace di occuparsi di lui, sommersa dalla difficoltà materiali. A 13 anni è mandato in casa di correzione, dove incontra un educatore che gli fa scoprire la poesia. Di ritorno a Parigi, l’adolescente vive di piccoli lavori.
Nel 1957 Pierre fa la conoscenza di Eugène Ionesco, Samuel Beckett, Edgar Varèse e l’attore francese Roger Blin, incontri determinanti per la sua futura carriera da attore. Il ragazzo, dall’atteggiamento beatnik e apparentemente fragile, frequenta Saint Gérmain des Prés, dove la sua bellezza e il suo charme mietono vittime. Inizia come attore in alcuni lavori di Michel Deville.
Ma presto Alain Delon presenta il giovane attore a Visconti. Impressionato, il regsta gli affida il suo primo ruolo da leggenda : il figlio del principe Salina ne Il Gattopardo. Rientrato a Parigi, gli viene segnalato il lavoro di Marc’O, che ricerca e mette in pratica un nuovo rapporto tra gli attori e la scena.
Entusiasta, Pierre Clémenti si lancia in questa avventura teatrale di avanguardia a fianco di un gruppo di giovani attori che presto diventeranno celebri come Bulle Ogier e Jean-Pierre Kalfon.
Nel 1965, Pierre sposa Margareth. Loro figlio Balthazar nasce in luglio.
Nel 1966 è uno degli ‘idoli’ nel grande film di Marc’O Les Idoles, opera musicale anti-starsystem che diviene presto culto e riferimento per tutta la ricerca teatrale, e che annuncia il 1968.
Poi Luis Buñuel gli affida un ruolo molto importante in Belle de Jour, a fianco di Catherine Deneuve. Diviene presto una vedette del cinema. Proprio in questo periodo acquista una camera 16mm e comincia a realizzare i suoi film. Girerà molto materiale anche durante le riprese di Patner di Bertolucci.
Fedele alle sue convinzioni, Pierre rifiuta di fare film che non giudica interessanti, distribuisce i suoi cachet ai clochard e vive in una camera da poco. Dal 1969 al 1971 lavora in moltissimi film, concedendosi senza riserve a registi esigenti come Pasolini, Rocha, Jancsó, Garrel, ritrovando Buñuel ne La via lattea e Bertolucci in Il Conformista. In Italia Pierre frequenta il piccolo popolo romano, la gioventù in rivolta, gli hippies e l’estrema sinistra. Nel luglio del 1971 viene arrestato a Roma per detenzione e consumo di stupefacenti. Condannato a due anni di prigione, è incarcerato a Regina Coeli, da dove uscirà dopo 18 mesi per insufficienza di prove. Esce da questa esperienza traumatizzato, segnato per sempre.
Nel 1973 Pierre Clémenti pubblica Pensieri dal carcere, vera e propria requisitoria contro l’ingiustizia e le condizioni dell’incarcerazione. Questa testimonanzia traccia anche gli episodi essenziali della sua vita e della sua carriera folgorante. Sposa Nadine Hermand. Nascita del figlio Valentin.
Pierre partecipa allo spettacolo Héliogabale di Maurice Béjart. L’attore ricerca più che mai dei progetti sperimentali. Nel 1975 il cineasta sonorizza Visa de Censure n°X, girato nel 1967, e realizza New Old, film saggio sulla sua vita e il suo lavoro. Nel 1992 realizza la pièce Cronaca di una morte ritardata, monologo di un angelo decaduto che racconta la sua discesa agli inferi.
Pierre Clémenti, in seguito a un cancro, si spegne a Parigi il 27 dicembre 1999, a 57 anni.
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LUCCA FILM FESTIVAL 2008
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