Descrizione
Le migrazioni caratterizzano con connotati peculiari l’attuale fase storica di internazionalizzazione delle relazioni umane. I flussi migratori si pongono con pressione tale da superare le politiche di regolamentazione e contrasto degli Stati di destinazione; ne segue, accanto alla migrazione legale, il manifestarsi del fenomeno sempre più vistoso della migrazione irregolare. Quest’ultima pone problemi di indubbia gravità, anche per il legame che presenta con fenomeni criminali come il contrabbando e il traffico di persone e tali da far sì che nel descrivere la situazione si ricorra alla espressione “emergenze”: emergenze di ordine pubblico, umanitarie e sociali sono senza dubbio legate alle migrazioni irregolari.
Per fronteggiare siffatte “emergenze” si prospettano sempre più indispensabili, a livello nazionale, europeo e internazionale, una appropriata disciplina dei flussi migratori, una politica di contenimento del contrabbando e della tratta di migranti, una attenta considerazione per la situazione umanitaria, spesso drammatica dei migranti irregolari.
In funzione della problematica indicata, il volume segue tre piste di approfondimento. Una prima è costituita dall’esame degli strumenti giuridici di gestione della migrazione economica: questi sono elemento imprescindibile per fare fronte e circoscrivere l’immigrazione illegale, e con questa i problemi sociali che vi si accompagnano.
Una seconda pista riguarda il contrasto ai fenomeni criminali che si accompagnano all’immigrazione clandestina. Qui sono considerati una serie di strumenti giuridici offerti dal diritto internazionale e comunitario per opporsi alle pratiche criminali, a cominciare dalla Convenzione di Palermo (2000) sulla criminalità organizzata transnazionale.
Una terza pista della riflessione riguarda la tutela dei diritti fondamentali del migrante regolare e irregolare, nella prassi e nella giurisprudenza internazionale ed europea. Così, vengono in rilievo gli strumenti internazionali che sul piano universale e regionale sono volti alla tutela dei diritti fondamentali della persona e la loro applicazione da parte degli organismi di controllo. L’obiettivo è l’individuazione del nucleo di diritti da garantire a tutti gli immigrati che, irregolari o irregolari, si trovano in condizione di accentuata vulnerabilità nel territorio di Stati diversi da quello loro nazionale. In questo contesto di tutela dei diritti fondamentali specifica attenzione è rivolta anche al tema delle persone che nel contesto delle migrazioni hanno titolo a particolare protezione umanitaria, perché fuggono da situazioni di persecuzione o similari: l’interconnessione fra le Convenzione di Ginevra del 1951 sul diritto di asilo, la normativa comunitaria e quella nazionale in questa materia è ulteriore oggetto di indagine nel presente volume.
Questo volume è stato realizzato nel quadro di Progetto di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN 2005) finanziato dal Ministero dell’Università e della ricerca, e svolto presso il Dipartimento di Diritto europeo dell’Università di Roma Tre, su “Immigrazione illegale fra strumenti di contrasto e tutela dei diritti fondamentali”. I contributi sono di: Massimo Barra, Paolo Benvenuti, Roberto Baratta, Luigi Ciaurro, Paolo Artini, Guido Raimondi, Ann-Charlotte Sirén-Borrego, Giuseppe Palmisano, Giandonato Caggiano, Raffaele Miele, Antonio Marchesi, Giulio Bartolini, Pasquale Pirrone, Laura Rudel, Daniela Floridia, Maria Beatrice Deli, Monica Giandotti, Antonietta Favale, Chiara Favilli, Vincenzo Delicato, Maura Marchegiani, Chiara Gabrielli, Barbara Concolino e Flavia Zorzi Giustiniani.
. Paolo Benvenuti (Pisa, 9 ottobre 1947) è un accademico, giurista e un filosofo del diritto italiano.
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