Descrizione
Questo libro cattura le frustrazioni e le energie del mondo arabo contemporaneo. Scritto con un’incredibile umanità e senso dello humor, dà al lettore la possibilità di vivere una storia di “ordinaria” vita palestinese.
Gaza è sotto bombardamento israeliano, sono le 8:00 di sera e Rashid sta fumando uno spinello sul tetto della casa di famiglia, ha appena ricevuto una notizia importante: ha vinto una borsa di studio a Londra, la via di fuga che stava aspettando. Iman, sua sorella gemella, è un’attivista, molto rispettata per il suo impegno sul campo, viene contattata dall’ala islamica del centro culturale che frequenta, le propongono di farsi esplodere in un attento suicida… “Fuori da Gaza”, ambientato tra Gaza, Londra e il Golfo, segue le vite di Rashid e Iman che cercano di costruirsi un futuro nel bel mezzo dell’occupazione, il fondamentalismo religioso e le divisioni tra le varie fazioni palestinesi. Ci svela segreti di famiglia, improbabili storie d’amore e tragedia. Questo libro cattura le frustrazioni e le energie del mondo arabo contemporaneo. Scritto con un’incredibile umanità e senso dello humor, “Fuori da Gaza” ridefinisce la Palestina e il suo popolo, e dà al lettore la possibilità di vivere una storia di “ordinaria” vita palestinese.
Gaza is being bombed. After spending the night getting stoned watching it happen, Rashid gets the escape route he’s been waiting for: a scholarship to London. His sister, Iman – frustrated by atrocities and inaction around her – has also been up all night, in a meeting that offers her nothing but more frustration. Grabbing recklessly at an opportunity to make a difference, she finds herself being followed by an unknown fighter. Meanwhile Sabri, the oldest brother of this disparate family, works on a history of Palestine from his wheelchair as their mother feuds with their neighbours. Written with extraordinary humanity and humour, and moving between Gaza London and the Gulf, “Out Of It” is a tale that redefines Palestine and its people. It follows the lives of Rashid and Iman as they try to forge paths for themselves in the midst of occupation, religious fundamentalism and the divisions between Palestinian factions. It tells of family secrets, unlikely love stories and unburied tragedies as it captures the frustrations and energies of the modern Arab world.
Gaza est sous les bombardements israéliens, sont 20:00 et Rashid est en train de fumer un joint sur le toit de la maison familiale, il vient de recevoir de bonnes nouvelles: il a remporté une bourse d’études à Londres, l’itinéraire de fuite qui l’attendait. Iman, sa sœur jumelle, est une activiste civile, très respecté, a été contacté de l’aile islamique du centre culturel qu’elle fréquente, pour se faire exploser dans un attentat suicide… “Out Of It”, entre Gaza, Londres et le Golfe, suit la vie de Rashid et Iman, cherchant de ce construire un avenir dans le milieu de l’occupation, le fondamentalisme religieux et les divisions entre les différentes factions palestiniennes. Ce livre capte les frustrations et les énergies du monde arabe contemporain. Il est écrit avec un incroyable sens de l’humour et de l’humanité, Out of It redéfinit Palestine et son peuple, et donne au lecteur une chance de vivre une histoire “ordinaire” de la vie palestinienne.
Autore / Author
Selma Dabbagh (Dundee, Scozia, 1970) è una scrittrice britannica di padre palestinese e madre inglese. La parte palestinese della famiglia di Selma viene da Jaffa, dove suo nonno è stato arrestato numerose volte dagli inglesi per le sue opinioni politiche. La famiglia fu costretta a lasciare Jaffa nel 1948, quando suo padre, allora un ragazzo di dieci anni fu colpito da una granata gettata dai gruppi sionisti. La famiglia si è rifugiata in Siria per poi trasferirsi in diverse parti del mondo. Selma Dabbagh ha vissuto in Arabia Saudita, Kuwait, Francia e Bahrein e ha lavorato come avvocato per i diritti umani a Gerusalemme, Il Cairo e Londra. “Fuori da Gaza” è il suo primo e acclamato romanzo, Gardian Book of the year nel 2012 è stato tradotto in francese e arabo.
Selma Dabbagh (Dundee, Scotland, 1970) is a British writer of English and Palestinian origin. Selma’s Palestinian family comes from Jaffa, where her grandfather was arrested numerous times by the British for his political views. The whole family was forced to leave Jaffa in 1948, when her father, a boy of 10 at the time, was hit by a grenade thrown by Zionist groups. The family lived as refugees in Syria before moving to different parts of the world. Her father came to London to study engineering where he met her mother, a science graduate from Cambridge University. Selma Dabbagh has lived in Saudi Arabia, Kuwait, France and Bahrain and worked as a human rights lawyer in Jerusalem, Cairo and London. Fuori da Gaza, her acclaimed first novel, was nominated as a Guardian Book of the Year in 2012 and has been translated into French and Arabic.
Traduttore / Translator
Barbara Benini (Ferrara, 10/10/1969) è attualmente responsabile della sezione culturale del Comitato Provinciale di Ferrara dell’Associazione Italiana Cultura Sport (A.I.C.S.), dove sin dal 2011 si occupa come volontaria dei progetti legati all’intercultura e gli adolescenti. Precedentemente ha insegnato l’italiano come lingua straniera al Cairo, in Egitto, dove ha abitato per dieci anni dedicandosi, al contempo, a coltivare la sua grande passione scoprire i talenti emergenti nel campo della letteratura araba. Grazie agli anni trascorsi a contatto con la giovane intellighenzia egiziana, si è sviluppato in lei un gusto particolare per la letteratura “fuori dagli schemi”, che si riflette anche nelle opere da lei sinora tradotte.
Barbara Benini (Ferrara, Italy, 10/10/1969) is currently the head of the Cultural Section of Ferrara’s branch of the Italian Association for Culture and Sport, where, since 2011, she has been working on intercultural projects focusing on teenagers. Before that she spent ten years in Cairo (Egypt) teaching Italian as a foreign language and in the meanwhile focusing on her passion: discovering emerging Arab voices in the literary field. Thanks to her years in deep contact with the Egyptian young intellighenzia she developed a taste for a kind of literature “out of the main stream”, which does reflects too on the works she translated up to know.