Descrizione
[st_icon name=’quote-left’ size=’icon-1′ color=” type=’normal’ background=” border_color=” align=’ss-none’ icon_spin=’no’]Romanzo d’idee sul sistema universitario americano, Quando studiavamo in America è uno dei primissimi testi letterari pubblicati in Italia sull’esperienza di un cervello in fuga negli Stati Uniti. [st_icon name=’quote-right’ size=’icon-1′ color=” type=’normal’ background=” border_color=” align=’ss-none’ icon_spin=’no’] [st_divider_dashed] Romanzo d’idee sul sistema universitario americano, “Quando studiavamo in America” è uno dei primissimi testi letterari pubblicati in Italia sull’esperienza di un “cervello in fuga” negli Stati Uniti. Il protagonista ricostruisce in prima persona la storia di un suo amico e collega di dottorato, allontanatosi misteriosamente e senza preavviso da Chicago. Si tratta di un testo ibrido che rientra in una stagione di saggismo sperimentale: allo stesso tempo saggio, romanzo e memoir, e sfrutta la commistione dei tre generi proprio per sottrarsi a ciò che il protagonista dell’opera critica di più, ovvero l’eccessiva professionalizzazione del sapere umanistico e la sua deriva conservatrice e produttivistica. Il libro non manca infine di offrire una nuova, germinale, visione per l’università umanistica del nostro paese. [st_divider_dashed] |
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[st_divider_text position=’left’ text=’Autore / Author’] Beppi Chiuppani, cresciuto a Bassano del Grappa, si è dedicato alla cultura umanistica europea a Padova, Parigi e Lisbona, e ha indagato le tradizioni letterarie del Medio Oriente al Cairo (American University) e a Damasco (Institut Français d’Études Arabes). Ha quindi ottenuto il dottorato in Letteratura Comparata presso la University of Chicago, dove è stato per anni attento osservatore della società nordamericana. È narratore e saggista, e Medio Occidente è il suo primo romanzo. [st_divider_dashed]
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