| Italiasvegliati | Lunedì 23 aprile 2007 | Francesco Mangascià |
In accordo con il Times News network, dieci businessmen indiani assieme ai loro complici europei, si son presi gioco della giustizia, con l’aiuto della First Curaçao International Bank, nonostante questa fosse stata interdetta nel Settembre del 2006, per le evidenze esposte dalle autorità del Regno Unito, grazie anche all’aiuto degli investigatori olandesi, che provavano la sua complicità nell’aiutare uomini d’affari europei e indiani, a riciclare il denaro sporco di uomini di affari europei e indiani.
Il percorso del denaro, ha rivelato agli investigatori che questa banca, ha spostato il denaro riciclandolo in diverse banche in tutto il mondo, inclusa la United Bank of Switzerland, UBS.
Mentre l’interdizione ricevuta obbligava la First Curaçao International Bank a sospendere i suoi affari in occidente, la stessa seguitava ad operare a Bangalore, sotto la copertura della Transworld ICT Solutions Pvt Ltd, un operazione di software, di proprietà di un olandese John Deuss, che casualmente era uno dei direttori della First Curaçao International Bank.
Quando gli investigatori indiani, hanno sequestrato il server della Transworld ICT, hanno scoperto che questa società di software era solo la foglia di fico, che doveva coprire ogni operazione di riciclaggio.
Questa associazione a delinquere transazionale, ha fino ad ora operato riciclando il denaro sporco all’interno di società che operano all’interno del mondo del software; secondo fonti attendibilissime, in pochi mesi attraverso queste operazioni sono stati riciclati 9 miliardi di $.
La stampa italiana da un po’ di tempo, lustri, non si può certamente definire una stampa dinamica, ma tacere anche adesso su certi consulenti e certe amicizie, significa essere anche conniventi.