Le proteste del Maidan iniziate alla fine del novembre 2013 e l’occupazione russa della Crimea del febbraio scorso hanno riportato l’Ucraina al centro dell’attenzione internazionale in un clima di Guerra Fredda che credevamo relegato al passato, risvegliando anche in Italia profondi contrasti ideologici.
Ma cosa è l’Ucraina? Poco si sa di questo straordinario Paese, terra di confine tra Est e Ovest pressoché sconosciuta al lettore italiano, spesso confusa con la Russia o associata a una stereotipata immagine di grigiore post-sovietico. Il più grande Paese d’Europa per estensione geografica è tuttavia una nazione ricca di storia in cui si incontrano e dialogano culture composite (ebrea, polacca, armena, tatara, asburgica).
L’autore, facendo propria la lezione di grandi narratori di viaggio come Chatwin, Kapuściński e Terzani, attraversa l’Ucraina dai Carpazi alla Crimea: incontra gli ex dissidenti che hanno lottato per l’indipendenza dall’URSS, scrittori dalla cui immaginazione sta nascendo la nuova letteratura nazionale, gente comune che gli parla dei progetti e delle aspettative per il futuro; ci conduce nei caffè asburgici di Leopoli, nei luoghi letterari di Gogol e Chekhov e nelle miniere del Donbas; ci fa ammirare i monasteri ortodossi di Pochayiv e di Kyiv, il gotico stalinista di Zaporizhzhya e i villaggi hutsul di Yaremche. Soprattutto, anticipando gli eventi del Maidan e le tensioni con la Russia, ci dà la chiave per comprendere quanto sta avvenendo in questi giorni.
La ristampa del volume dopo il successo della prima edizione e delle numerose presentazioni ci consente di conoscere meglio un Paese dinamico che sta cercando di lasciarsi alle spalle la patina brumosa del post-totalitarismo e dell’imperialismo sovietico per diventare soggetto della Storia.
Il volume è arricchito da una prefazione di Fernando Orlandi, direttore del Centro Studi sulla Storia dell’Europa Orientale, e da una postfazione di Oxana Pachlovska, Scrittrice e docente di Ucrainistica presso l’Università “La Sapienza” di Roma.
«Oggi che l’Ucraina è tornata in cima al dibattito internazionale per la sua tormentata strada verso l’Europa, è utile recuperare “Ucraina terra di confine” di Massimiliano Di Pasquale, il primo racconto in italiano di una terra vicina quanto sconosciuta.» ¬ Anna Zafesova, La Stampa
«È il libro di una vita: un intelligente e consapevole atto d’amore di un letterato italiano appassionato di cultura ucraina – vero ponte pop tra l’Italia e l’Ucraina. Forse l’unico.» ¬ Gianfranco Franchi, Libri dell’anno, libri mancati, libri sbagliati, libri recuperati…
«L’Ucraina resta un paese cui si deve prestare una attenzione che non sempre viene riconosciuta e che può riservare delle sorprese. Di Pasquale ci aiuta a meglio comprendere questa realtà ai confini dell’UE.» ¬ Fernando Orlandi, Centro Studi sulla Storia dell’Europa Orientale
«Il fascino per una terra lontana può rimanere un sogno, ma per Massimiliano Di Pasquale si è trasformato in realtà.» ¬ Elisabetta Marsigli, Il Messaggero
«L’Ucraina è tutto questo: dolore, poteri forti concentrati in poche mani, povertà diffusa, ma soprattutto terra da scoprire, estremo lembo d’Europa che chiede di essere riconosciuto.» ¬ Donatella Sasso, L’Indice dei libri
«Un libro che vale tre libri, un sapiente mix tra la guida di viaggio, il reportage giornalistico e il saggio storico-sociale» ¬ Simona Ciniglio, Corso Italia News
Massimiliano di Pasquale è membro dell’AISU, Associazione Italiana di Studi Ucraini e scrive di politica internazionale e cultura sulle pagine di diversi quotidiani nazionali. Nel giugno 2007, con un’intervista all’allora Presidente ucraino Viktor Yushchenko, inizia la sua collaborazione con east, bimestrale di geopolitica sull’est dell’Europa e del mondo. Ha pubblicato il libro fotografico In Ucraina, immagini per un diario (2010) e Una fabbrica, una città, una famiglia. Benelli 1911-2011 (2011). In occasione della pubblicazione di Ucraina terra di confine. Viaggi nell’Europa sconosciuta ha tenuto numerosi incontri di presentazione del volume ed è stato invitato a conferenze.